Mostra di
Testi di
Duccio Nobili / Giannozzo Pucci
Dal 13/12/25
al 01/02/26
Vella

Ondo presenta Dove l’erba trema, la prima mostra personale di Cosimo Vella in Toscana. La mostra segna il quinto appuntamento dell’attività espositiva di Ondo, project space dedicato alla ricerca di artisti emergenti con un’attenzione particolare al panorama italiano. Occasione di ricognizione nel percorso di ricerca di Cosimo Vella, la mostra include un’installazione scultorea in ceramica e una serie di disegni su carta, entrambi media che da tempo contraddistinguono la pratica dell’artista. La mostra sarà visitabile da Ondo dal 13 dicembre al 1 febbraio 2025.

Al centro dello spazio espositivo si erge la grande Barricata, che quasi ostacolando il passaggio diventa presenza respingente, gesto di protesta. Ispirata alle azioni di un gruppo di agricoltori attivisti, l’opera restituisce – attraverso la sua scala e la sua densità iconografica – alcune delle trasformazioni del paesaggio rurale oggetto di indagine nella ricerca dell’artista. Allo stesso tempo, la grande installazione diventa metafora della pratica scultorea di Vella: un’azione costruttiva unitaria che accoglie e rigenera elementi tratti, integralmente o parzialmente, da lavori precedenti, trasformandoli in nuove germinazioni formali. Tronchi di alberi, striscioni, trattori ricoperti di fango, vasellame abbandonato, compongono la barricata e si diramano da essa come “schegge impazzite”: staccionate, tende, capanne e reti da cantiere. Ne emerge un panorama eterogeneo, che rivela diversi approcci alla lavorazione della ceramica: parti massicce e radicate accanto slanci in altezza; variazioni di scala dall’1:1 al modellino; calchi diretti e modellazioni manuali.

La vivacità e l’immediatezza delle opere scultoree si ritrova nel segno grafico del gruppo di disegni a carboncino che completano la mostra. Vi compaiono pale eoliche, alberi piantati, resti di un paesaggio antropizzato, appunti visivi di macchinari agricoli. Ricorre il soggetto degli alberi in protesta, intenti a trattenere ciò che sembrano striscioni, ma che potrebbero essere teli o lenzuola lasciati ad asciugare al sole. E’ un’indeterminatezza che sosta sul confine tra protesta e proposta: i cartelloni non riportano slogan, restano superfici vuote e disponibili, capaci di accogliere idee ancora da immaginare. Così i disegni, come i loro soggetti, diventano essi stessi dispositivi di nuove possibilità e prospettive alternative, pronti a far nascere ciò che ancora non è stato scritto.

Dove l’erba trema racconta un paesaggio rurale attraversato da forme di dissenso collettivo e si inserisce nella ricerca di Cosimo Vella mettendo in luce sentimenti e pulsioni che restano ai margini della storia. Qui, la critica all’inquinamento dei suoli si intreccia con la reinterpretazione dei simboli agricoli, che da strumenti di lavoro si trasformano in soggetti di emancipazione sociale. In contrasto con una narrazione politica spesso centrata sulle grandi città, il progetto indaga ciò che avviene fuori campo attraverso un’esplorazione formale della ceramica e del disegno.


Mostra di
Testi di
Duccio Nobili / Giannozzo Pucci
Dal 13/12/25
al 01/02/26
Vella

Ondo presenta Dove l’erba trema, la prima mostra personale di Cosimo Vella in Toscana. La mostra segna il quinto appuntamento dell’attività espositiva di Ondo, project space dedicato alla ricerca di artisti emergenti con un’attenzione particolare al panorama italiano. Occasione di ricognizione nel percorso di ricerca di Cosimo Vella, la mostra include un’installazione scultorea in ceramica e una serie di disegni su carta, entrambi media che da tempo contraddistinguono la pratica dell’artista. La mostra sarà visitabile da Ondo dal 13 dicembre al 1 febbraio 2025.

Al centro dello spazio espositivo si erge la grande Barricata, che quasi ostacolando il passaggio diventa presenza respingente, gesto di protesta. Ispirata alle azioni di un gruppo di agricoltori attivisti, l’opera restituisce – attraverso la sua scala e la sua densità iconografica – alcune delle trasformazioni del paesaggio rurale oggetto di indagine nella ricerca dell’artista. Allo stesso tempo, la grande installazione diventa metafora della pratica scultorea di Vella: un’azione costruttiva unitaria che accoglie e rigenera elementi tratti, integralmente o parzialmente, da lavori precedenti, trasformandoli in nuove germinazioni formali. Tronchi di alberi, striscioni, trattori ricoperti di fango, vasellame abbandonato, compongono la barricata e si diramano da essa come “schegge impazzite”: staccionate, tende, capanne e reti da cantiere. Ne emerge un panorama eterogeneo, che rivela diversi approcci alla lavorazione della ceramica: parti massicce e radicate accanto slanci in altezza; variazioni di scala dall’1:1 al modellino; calchi diretti e modellazioni manuali.

La vivacità e l’immediatezza delle opere scultoree si ritrova nel segno grafico del gruppo di disegni a carboncino che completano la mostra. Vi compaiono pale eoliche, alberi piantati, resti di un paesaggio antropizzato, appunti visivi di macchinari agricoli. Ricorre il soggetto degli alberi in protesta, intenti a trattenere ciò che sembrano striscioni, ma che potrebbero essere teli o lenzuola lasciati ad asciugare al sole. E’ un’indeterminatezza che sosta sul confine tra protesta e proposta: i cartelloni non riportano slogan, restano superfici vuote e disponibili, capaci di accogliere idee ancora da immaginare. Così i disegni, come i loro soggetti, diventano essi stessi dispositivi di nuove possibilità e prospettive alternative, pronti a far nascere ciò che ancora non è stato scritto.

Dove l’erba trema racconta un paesaggio rurale attraversato da forme di dissenso collettivo e si inserisce nella ricerca di Cosimo Vella mettendo in luce sentimenti e pulsioni che restano ai margini della storia. Qui, la critica all’inquinamento dei suoli si intreccia con la reinterpretazione dei simboli agricoli, che da strumenti di lavoro si trasformano in soggetti di emancipazione sociale. In contrasto con una narrazione politica spesso centrata sulle grandi città, il progetto indaga ciò che avviene fuori campo attraverso un’esplorazione formale della ceramica e del disegno.